La Juve trema in difesa: le mosse di Allegri senza Alex Sandro

TORINO – Un mese e mezzo senza Alex Sandro. È decisamente serio l’infortunio occorso al difensore brasiliano durante l’allenamento di mercoledì, come hanno confermato gli accertamenti clinici effettuati ieri: «Lesione di medio grado del bicipite femorale della coscia sinistra». Tradotto, «tra quindici giorni per definire con maggiore precisione i tempi di recupero», che si possono stimare attorno ai 45 giorni. L’orizzonte sarà più chiaro tra un po’, insomma, ma non si tratta di un danno di poco conto. Lo sguardo automaticamente si sposta a novembre: si può immaginare come ipotesi di rientro la sfida dell’11 con il Cagliari, ma il centrale potrebbe sfruttare anche la terza e ultima sosta dell’anno per le nazionali di metà mese per completare il recupero e ripresentarsi nelle migliori condizioni per lo scontro diretto con l’Inter in programma alla ripresa, il 26 novembre allo Stadium. Tra un paio di settimane, appunto, lo scenario sarà più chiaro. Nel frattempo, ci si può già fare un’idea dell’impatto di questo inconveniente: Alex Sandro salterà almeno sette partite – Sassuolo, Lecce, Atalanta, Torino, Milan, Verona e Fiorentina -, con il punto interrogativo relativo al Cagliari, che potrebbe far salire l’ammontare complessivo a otto.

Rotazioni

La prima conseguenza è che le rotazioni, là dietro, si restringono un po’ per Massimiliano Allegri. Il numero 12 era partito titolare nelle prime due gare di campionato con Udinese e Bologna nel terzetto tutto brasiliano di difesa. Poi, nelle successive due giornate, contro Empoli e Lazio, è stato superato nelle gerarchie da Gatti. L’inserimento dell’ex Frosinone sul centrodestra del pacchetto arretrato ha comportato lo spostamento sul centrosinistra di Danilo, con Bremer sempre riferimento centrale. Sarà questo l’assetto d’ora in avanti, fin dalla trasferta di domani in casa del Sassuolo. La formula magica sarà Gatti-Bremer-Danilo, mentre le alternative sono Rugani, utilizzabile principalmente come vice-Bremer, o in caso di necessità sul centrodestra, e il giovane talento classe 2005 Huijsen, che agisce prevalentemente sul centrosinistra. Il jolly rimane Danilo, capace di ricoprire senza problemi tutti i ruoli della difesa. C’è quindi una sfida in più per la Juve, ovviare alla lunga assenza di Alex Sandro mantenendo il rendimento elevato di questo inizio di stagione. La retroguardia bianconera è la seconda migliore del campionato con due gol al passivo (meglio solo l’Inter con uno) e due clean sheets. Quest’anno la Signora difende in modo differente, con la linea più alta, cerca il recupero del pallone già nella metà campo avversaria. E proprio l’intensità e l’aggressività sono due elementi importanti per esaltare la fisicità e la capacità di difendere uomo contro uomo di Bremer, ma anche la capacità di accompagnare di Gatti e, soprattutto, di Danilo. Più avanti – da fine anno o da gennaio – potrà tornare utile anche De Sciglio, in recupero dal grave infortunio al ginocchio destro del maggio scorso. Ieri Mattia ha ripreso a lavorare con il pallone.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precedente Bologna, Beukema esclusivo: "Osimhen, ti renderò la vita difficile" Successivo Milan-Verona, cambia l'arbitro: al posto di Marchetti ci sarà Maresca